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...MILA & SHIRO (due cuori nella pallavolo)

Ecco un altro anime che merita un posto, oltre che nel nostro cuore, nell'albo d'oro dei cartoni animati che hanno fatto storia.
Nonostante la meravigliosa sigla ribadisca spesso l'amore tra Mila e Shiro, bisogna specificare che la trama amorosa è abbastanza secondaria rispetto a tutto il percorso di crescita di un'altleta che con sacrificio e costanza riesce a coronare il sogno di poter giocare a pallavolo ai massimi livelli!
Questo sport così tecnico e raffinato ha sempre esercitato un certo fascino sulla sottoscritta, che lo ha sempre praticato fin da bambina; ancora oggi mi alleno due volte a settimana in palestra, e ogni weekend non posso perdermi una partita della seria A femminile (da spettatrice, ovviamente...). Potete immaginare che non ci misi molto a innamorarmi a prima vista di questo cartone animato...
Ricordando brevemente la trama: Mila Hazuki (nella versione originale si chiama You Hazuki) è una ragazzina vivace e carismatica che si trasferisce a Tokyo con il padre (un fotografo professionista) e il dolcissimo fratellino Sunny dagli occhioni blu e i capelli biondi (in realtà quest'ultimo è stato adottato, ed era il figlio naturale di un caro amico del papà di Mila, morto in seguito a un incidente). Anche Mila ha gli occhi grandi e blu... e il taglio corto sbarazzino si addice perfettamente a una personalità così esuberante e a tratti mascolina; la ragazza, oltre a essere di bocca buona, non ha certo peli sulla lingua, ed è il classico tipo che non riesce proprio a contare fino a dieci prima di parlare...
I primi giorni di scuola riesce ad attirare l'attenzione di un gruppetto di compagne snob che la sfidano sul campo di pallavolo. E' proprio in questa occasione che Mila scopre di avere tutte le carte in regola per iniziare a intraprendere la carriera sportiva! Con una potentissima schiacciata abbatte facilmente la superbia di Nami Ayase: capitana della squadra di pallavolo della scuola e grande giocatrice nel ruolo difensivo, la ragazza dal caschetto blu si vedrà costretta a incassare un episodio tanto umiliante, quanto aggravato dal fatto che Daimond, l'allenatore, convince Mila a far parte della sua squadra, l'Hikawa.
A infuocare ulteriormente la rivalità tra le due ci si mette, ovviamente, l'amore: il bellissimo capitano della squadra di pallavolo maschile, Shiro Takiki (So Takiki), col tempo ricambierà i sentimenti di Mila nonostante questa lo metta continuamente in imbarazzo con le sue plateali dimostrazioni di affetto...tuttavia questo personaggio non è indispensabile per lo svolgimento della trama, pur rappresentando un importante punto di riferimento, psicologico e tecnico, per la nostra futura campionessa.
La povera Nami continuerà a collezionare "medaglie d'argento" in entrambi i campi; ma nonostante questo lei e Mila, accomunate dallo sport e dagli schiaffi del coach, diventeranno grandi amiche! A proposito di schiaffi, vale la pena ricordare la violenza di un allenatore rude e severo come Daimond che non risparmia sgridate e ceffoni alle sue povere giocatrici! Nella sezione degli approfondimenti vi ricorderò un episodio particolarmente violento...
Nonostante le difficoltà inziali e il faticoso esordio come raccattapalle, Mila riuscirà a conquistare la fiducia delle compagne e dell'allenatore, giocandosi strepitose partite ricche di colpi di scena e assorte in un clima agonistico molto coinvolgente! (ve la ricordate la fiamma che ardeva negli occhi di Mila mentre giocava?!) Successivamente la nostra Hazuki abbandonerà l'ambiente scolastico per abbracciare la rosa delle Seven Fighters, una squadra professionistica allenata da un ex giocatore della Nazionale: Mr Mitamura (un altro bel moretto che non passa inosservato agli occhi di Mila).
I ritiri con la squadra saranno abbastanza duri, ma fortunatamente la compagnia è ottima e il clima molto amichevole...L'unica che un po' per inividia, e un po' per incompatibilità di carattere, non apprezza la simpatica buffoneria di Mila è Yoghina Yokono, indimenticabile giocatrice in sovrappeso di questo cartone animato che alla lunga finirà anche lei col diventare amica della protagonista; un po' come era già successo con Kaori Takigawa (Eri Takigawa), astro nascente del palleggio, già convocata alle nazionali all'età di 15 anni e capitana della storica squadra avversaria di Mila, le Sunlight Players.
Negli ultimi episodi saremo fieri di vedere Mila, Nami e Kaori con la divisa della squadra nazionale olimpionica: il sogno di Mila finalmente si realizza, e la ragazza parteciperà alle Olimpiadi di Seul del 1988 sfidando, come prima avversaria, la Cina.

APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime, trasmesso per la prima volta in Italia nel lontano 1986, prende vita dal manga intitolato "Attacker You" creato da Shizuo Koizumi.
Volevo ricordare con voi un episodio che all'epoca mi lasciò basita: durante uno degli episodi iniziali, Mila riesce a conquistarsi l'ambita maglia da titolare col numero 3; lo stesso giorno la vediamo indaffarata a organizzare una festa a sorpresa per l'amato Shiro, e tra un festeggiamento e l'altro Mila arriva tardi al primo allenamento da titolare: non l'avesse mai fatto! Un incazzatissimo Daimond le molla il solito ceffone e come se non bastasse le strappa con violenza la maglia, lasciando la ragazza in reggiseno, a terra, in lacrime; tutto questo davanti al resto della squadra. Mi stupisce che gli adattatori di Mediaset, sempre pronti a censurare e ritagliare gli episodi, abbiano lasciato intatto un passaggio così "violento"!
Dimentichiamo il sadismo di Daimond e parliamo invece della situazione familiare di Mila: inizialmente il padre, il Signor Tashiko Hazuki, è fortemente contrario alla scelta della figlia di intraprendere la carriera pallavolistica! In effetti l'uomo nutre una sorta di antipatia nei confronti di questo sport, da quando la sua ex moglie, nonchè madre naturale di Mila, abbandonò lui e i figli per continuare a giocare a pallavolo! Le cose si complicano quando Mila non solo scopre che sua madre non è morta come le avevavo sempre fatto credere, ma addirittura si tratta di Kiushi, la bella telecronista ed ex giocatrice di pallavolo con cui aveva iniziato ad allacciare un rapporto confidenziale; in seguito a questa scoperta Mila entra in crisi ed è sull'orlo di abbandonare la pallavolo; fortunatamente il grande Shiro saprà ascoltarla, sostenerla e spronarla ad andare avanti! Un'altra curiosità di famiglia Hazuki: nell'anime Mila viene spesso additata come la cugina della famosa giocatrice Mimì...è un chiaro riferimento alla protagonista di un altro cartone animato, poco seguito dalla mia generazione ma ben conosciuto da quella precedente: "Mimì e la nazionale di pallavolo". Questo riferimento non esiste assolutamente nella versione originale, è solo un gossip creato dall'adattamento italiano per riallacciarsi all'anime precedente.
In ultimo ricordo l'antipatia di alcune compagne di squadra di Mila con cui la ragazza ha dovuto misurarsi a livello tecnico: oltre a Yoghina, Monia e Tullia. Tra i fan più sfegatati invece, vi rammento Saburo Tazaki: capo di una banda di teppisti dell'Istituto Hikawa. Saburo si è innamorato dell'incredibile forza della ragazza, che puntualmente lo ricambia con un cazzotto in piena faccia. Non si perde neanche una partita di pallavolo, e costringe i suoi scagnozzi ad accompagnarlo per fare il tifo, sventolando una bandiera rosa con un panda e la scritta "Attacker You", evidente gioco di parole col nome della protagonista.
Vi saluto ragazzi: "ATTACK!!" =)

SIGLA italiana:http://www.youtube.com/watch?v=jmKp5NUwn6I&feature=fvst
SIGLA originale:http://www.youtube.com/watch?v=v90UMNn_AsY

5 commenti:

  1. Come dimenticare Mila e Shiro (il personaggio maschile più inutile di SEMPRE...), soprattutto quando avevi una sorella che ti monopolizzava la TV per guardarlo.

    Bel post Ire, aggiungerei soltanto le palle ovalizzate, le schiacciate rigorosamente in pieno volto, e l'area a gravità zero a ridosso della rete!

    Fra

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  2. Ciao Missire!
    Ho notato con disappunto che non sei più tra i miei follower perchè?...
    Spero che nulla abbia leso la tua sensibilità...
    Un forte abbraccio e complimenti per il blog...

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  3. No mi correggo; ci sei non avevo visto bene...
    A me comunque mi piaceva Kaori....

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  4. Naturalmente sono ancora tra i tuoi follower, ci mancherebbe =) a presto Raffaello e grazie che continui a seguirmi! ;)

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  5. Quanti pomeriggi passati a guardare le partite infinite.

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