Impossibile dimenticarsi di loro, quelle simpatiche creaturine blu alte, secondo Cristina D'Avena, "due mele e poco più" (secondo me anche meno...) che per un bel decennio invasero la nostra infanzia attraverso la televisione, i fumetti, e infiniti gadget a loro dedicati! Conquistarono proprio tutti, adulti e piccini, con le loro bizzarre avventure e il loro rispetto nei confronti di Madre Natura! Potrei ricominciare con le mie solite invettive contro i cartoni animati di oggi che insegnano poco e niente, ma ve le risparmio...
I nostri cari Puffi vivono in un villaggio nascosto nel cuore della foresta, rintracciabile solo nel caso in cui uno di loro si offra di fare da Cicerone; le loro case sono un capolavoro di architettura (in questo campo sono molto avanti, grazie agli studi di Puffo Inventore sono in grado di costruire dighe e altre solide strutture in legno), ricavate da semplici funghi dal cappello variopinto, attrezzate di porte, finestre e materiale d'arredamento.
La comunità conta inizialmente 99 puffi (in seguito il numero aumenterà con l'introduzione di nuovi personaggi), guidati da un leader saggio e premuroso, Grande Puffo: il capovillaggio, a differenza degli altri puffi che indossano un cappellino e attillati leggings bianchi, si distinngue per la barba e l'abbigliamento in tinta rossa. Si dice che i puffi abbiano un centinaio d'anni, Grande Puffo ne vanta ben 542.
Nonostante le apparenze,questi piccoli folletti non sono tutti uguali! I bambini più attenti avranno sicuramente colto, ai tempi, l'incredibile varietà psicologica del villaggio; infatti ogni personaggio rappresenta una particolare tipologia umana che si può cogliere dagli atteggiamenti e da piccoli particolari: Puffo Vanitoso ad esempio, è il dandy del gruppo, porta un fiore sul cappello e si rimira continuamente nello specchio.
Puffo Burlone si diverte tantissimo a regalare pacchi bomba al malcapitato di turno...Puffo Golosone indossa un cappello da Chef e un bavaglio, ma soprattutto ama cucinare e mangiare. Puffo Forzuto ha un carattere molto deciso, è dotato di un'incredibile forza e sfoggia un tatuaggio sul braccio (un cuore trafitto da una freccia).
Puffo Tontolone è il puffo più babbo e maldestro del villaggio, e porta un cappello probabilmente di una taglia più grossa della sua testa, visto che la parte davanti gli copre costantemente metà occhi (e poi ci credo che inciampa sempre!); Tontolone viene continuamente ripreso dal mitico Puffo Quattrocchi, il personaggio in stile nerd con gli occhiali, che dispensa gratuitamente consigli ai suoi simili intercalando un continuo "..che è meglio!"; è convinto di rappresentare una sorta di vice Grande Puffo, mentre il resto della compagnia lo deride o non lo sopporta.
Puffo Brontolone, ad esempio, lo odia (in verità odia tutto e tutti...). Poi ci sono Puffo Pittore, Puffo Dormiglione, e tanti tanti altri. Mi preme aprire una piccola parentesi dedicata a Puffetta, l'unica femmina del villaggio (fino alla creazione della piccola Bontina, la puffina creata apposta per farle compagnia) su cui ho letto in giro varie leggende: la verità è una sola, e ricordo bene come andarono le cose! In un particolare episodio Gargamella, lo stregone che vuole papparsi tutti i Puffi assieme al gatto Birba, decide di creare una puffetta che possa fungere da esca una volta accolta dai piccoli abitanti del villaggio: con un incantesimo dà vita a una puffetta malvagia, con i capelli neri; in seguito questa tradirà Gargamella, e una volta convertita al bene, Grande Puffo la trasformerà nell'avvenente Puffetta dai capelli lunghi e biondi che noi tutti conosciamo.
La presenza di incantesimi, sortilegi, pozioni e libri di magia, si accorda perfettamente con l'atmosfera medievale in cui sono ambientate le vicende: Gargamella, come vi dicevo prima, è il tipico stregone con la tunica nera rattoppata che vive in una misero castello in rovina. Rappresenta il nemico numero uno dei Puffi, è propriamente "brutto e cattivo", ed è il figlioccio di un potentissimo mago (al contrario di lui che non azzecca un incantesimo e viene contonuamente biasimato dalla madre che lo considera la pecora nera della famiglia). Spesso Gargamella è accompagnato da un giovane apprendista, altrettanto malvagio e molto dispettoso: Lenticchia.
Un ultimo accenno al linguaggio: vi ricorderete sicuramente che il dialetto dei Puffi è basato sul verbo "PUFFARE", anche se da questo possono derivare anche alcuni aggettivi. Pensate che addirittura Umberto Eco ha dedicato uno scritto alla semantica della lingua puffa: "Schtroumpf und Drang", in Sette anni di desiderio, Bompiani, 1983
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': (fonte tratta da Wikipedia)
<< Il loro nome originale "Schtroumpfs" nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Pierre Culliford (detto Peyo) chiede ad un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome. "Passe-moi le... schtroumpf" ("Passami il... Puffo"), gli dice, e scoppia in una risata. L'amico scherzosamente risponde: "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!" Dopo aver usato scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.>>
Nasce così l'idea di dare un volto a creature che possano "puffare": appaiono inizialmente come personaggi secondari nel fumetto intitolato "John & Solfami" di Peyo e qualche altra pubblicazione autonoma; la fama viene raggiunta in seguito alla realizzazione del famoso lungometraggio "Il flauto a sei puffi" che li consacra definitivamente. Nella serie animata i ruoli si invertiranno, i Puffi diventeranno i veri protagonisti, mentre John e Solfami dovranno accontentarsi di fugaci apparizioni.
Qui in Italia il cartone animato venne trasmesso nei primissimi anni '80, accompagnando la nostra generazione e quella precedente. Il termine "Puffo" è una deformazione dell'aggettivo italiano "buffo".
Dopo questa lunghissima recensione mi sembra giunto il momento di canticchiare tutti insieme le sigle storiche!
SIGLA originale: http://www.youtube.com/watch?v=kewHMRQXc8Y
SIGLA italiana "Noi puffi siam così": http://www.youtube.com/watch?v=kbQn7TH7EEw
SIGLA italiana "Amici puffi": http://www.youtube.com/watch?v=iOas302E8cs&feature=fvst
SIGLA italiana "I puffi sanno" (la mia preferita): http://www.youtube.com/watch?v=EiACde4k7Qc
SIGLA italiana "Puffi di qua, puffi di là": http://www.youtube.com/watch?v=5cUQBNiUarU&feature=related
SIGLA italiana "I Puffi": http://www.youtube.com/watch?v=NwYm2lrTph4&feature=related
Non vedo l'ora!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBel post! E che bei ricordi!
RispondiEliminaTi sei dimenticata di Birba, la pestifera gatta di Gargamella che si voleva mangiare i puffi, mi faceva sempre ridere con la sua parlata miagolosa :-D
L'ho messa l'ho messa, leggi bene!! ;) non potevo dimenticarla!
RispondiEliminaBellissimo post complimenti!!!!!!!!
RispondiEliminaLa girandola dei ricordi va che è un piacere !!!!!!!!!!!
grazie per come stimoli i cassetti dei ricordi più teneri...
Un forte abbraccio è buona giornata!!!!!!!!!
ma è vero che i puffi ricalcavano una perfetta società comunista????
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EliminaA ME ME PARE NA STRUNZATA
Eliminaahahah sì beh, e probabilmente non è un caso che Grande Puffo fosse tutto rosso :D
RispondiEliminaQuesto me l'ero perso...Fantastico! La meteora di Puffetta cattiva me l'ero completamente dimenticata! W il villaggio dei Puffi comunisti! ahah!
RispondiEliminama piantala di dire minchiate
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