La mia tesi non è ancora finita, ma tutto procede abbastanza liscio, quindi ho deciso di dedicare questa fredda mattina di febbraio a voi, al blog, ai cartoni animati della nostra infanzia. E sono felice di ricominciare il mio percorso con una recensione che mi sta particolarmente a cuore: "Candy Candy" è un cartone davvero speciale.
Oltre ad essere una pietra miliare dell'animazione nipponica che ha inciso in maniera determinante sugli anime in stile "piccole donne maltrattate da tutto e da tutti" tanto amati dai nostri sadici amici giapponesi, questo è uno dei pochi cartoni che hanno unito due intere generazioni. E' per questo motivo che noi nati negli anni '80 ci sentiamo così in sintonia con i nostri fratelloni maggiori classi '70, e così distanti, invece, rispetto agli over '90. Comincio a sentirmi vecchia, lo ammetto, infatti metto subito da parte questo dirscorso razzista e inizio a ricordare le tappe principali della nostra "Dolce Candy".
L'INFANZIA E LA CASA DI PONY
Una notte, presso l'orfanotrofio Casa di Pony gestito da Miss Pony e Suor Maria, vengono ritrovate due bambine in fasce: Annie e Candy. La storia inizia, e non è un caso, con un abbandono. L'infanzia trascorre in modo abbastanza spensierato, finchè un giorno tali coniugi Brighton chiedono alle direttrici di poter adottare la simpatica bambina bionda con i codini. In quest'occasione Candy manifesta il lato altruista e generoso del proprio carattere, mentre la timida amica Annie dimostra di essere una grande...diciamo furbona?
Per non abbandonare l'amica, Candy fa di tutto per indurre i due distinti signori a non adottarla (mi sembra di ricordare che addirittura finge di aver sporcato le lenzuola del letto) e come ringraziamento Annie approfitta della situazione per farsi ben volere e infine adottare dai Brighton.
E così la dolce Annie lascia l'orfanotrofio tra le braccia dei suoi nuovi mamma e papà, mentre Candy, incredula, rimane con gli altri bambini, con Suor Maria, Miss Pony e l'inseparabile procione Klin, uno dei pochi personaggi che non la ferirà. La piccola se ne va a piangere sulla collina di Pony, il suo rifugio più intimo, e a un certo punto compare un bellissimo ragazzo biondo con abiti scozzesi che suona una cornamusa; questi si avvicina sussurrando: "Sei più carina quando ridi che quando piangi". Candy rimane profondamente colpita da questo incontro, e il giovane sparisce lasciando cadere un medaglione con inciso uno stemma.
I LEGAN E GLI ANDREW
Seconda occasione di riscatto per Candy, che entra a far parte del mondo dei Legan, una potente famiglia aristocratica guidata dal potere decisionale dell'arcigna zia Elroy, portavoce dello zio William, inspiegabilmente assente. Tuttavia questa adozione si rivela un pessimo affare per la nostra eroina, che non viene assolutamente considerata un membro della famiglia, ma viene anzi sfruttata come cameriera. Dormire in una stalla è il minore dei suoi mali in confronto ai continui dispetti che è costretta a patire (i termini "mobbing" e "sevizie" in questo caso non sarebbero eccessivi) dai due fratelli Legan: Iriza e Neal.
Piccola parentesi aneddotica: questi due meschini personaggi erano davvero cattivi! nel 1997 ero una bambina di 10 anni molto sensibile...e facevo una gran fatica a guardare gli episodi in cui trattavano male Candy, a volte addirittura mi coprivo gli occhi! (e pensare che ora sto scrivendo una tesi sul cinema horror...)
Comunque, nonostante le continue umiliazioni, Candy non perde il sorriso e la gioia di vivere che la contraddistinguono...ogni tanto qualcosa di positivo capita anche a lei; un giorno nel bosco fa la conoscenza di due simpatici giovanotti: Archie (un avvenente dandy) e Stear (un inventore pasticcione) appartenenti alla famiglia Andrew. I due ragazzi invitano Candy a una festa presso la loro villa, e qui la ragazza incontra il cugino dei due fratelli, Anthony, un bellissimo ragazzo biondo con gli occhi azzurri, molto simile a quel "Principe della collina" con la cornamusa. Dopo aver scampato il rischio di essere mandata in Messico dai Legan, Candy viene infine accolta dagli Andrew, lontana dalla gelosia della prima famiglia.
Inoltre in questo periodo la fanciulla fa la conoscenza di Albert, un vagabondo che vive in un rifugio nella foresta circondato dagli animali. Si tratta di uno dei pochi e brevi periodi di serenità nella vita di Candy, che può conoscere in modo più approfondito Anthony. Il giovane si rivela una persona molto dolce, che ha la passione di coltivare rose. Una delle sue rose in particolare, è bellissima, bianca e pura: sarà la sua "Dolce Candy". Purtroppo questa parentesi felice viene interrotta da un episodio terribile: durante una tranquilla caccia alla volpe il ragazzo cade da cavallo e muore sbattendo la testa. Questo infausto evento provoca un dolore lacerante in tutta la famiglia, e Candy, affranta, torna alla Casa di Pony per ritrovare un po' di pace.
LA ROYAL SAINT PAUL SCHOOL DI LONDRA
Il misterioso zio William ordina che Candy si trasferisca a Londra per frequentare la prestigiosa Royal Saint Paul School. Qui ritrova Archie, Stear e Annie, con la quale (purtroppo) riprende un legame di amicizia. In questa scuola incontra anche un affascinante ragazzo dai capelli lunghi e castani che aveva già incontrato sulla nave e che l'aveva presa in giro chiamandola "signorina tutte lentiggini": si tratta di Terence Granchester.
Per fortuna entra in scena anche un altro personaggio positivo che diventerà una grande amica di Candy, ovvero Patty, una ragazza molto dolce con gli occhiali che in seguito si fidanzerà con Stear.
Il destino è veramente beffardo, e vuole che Neal e Iriza Legan frequentino anche loro la stessa scuola di Candy, la quale si vedrà costretta a sopportare anche stavolta le loro angherie. Dalla sua parte però trova l'appoggio di Terence, che nonostante gli atteggiamenti arroganti e spavaldi (che tutto sommato a noi donne non dispiacciono) la difende in parecchie occasioni.
Ma lasciatemi ancora ricordare di Annie, che farebbe meglio a tacere e che invece continua imperterrita a rompere le scatole: a un certo punto si mostra fredda e distaccata nei confronti di Candy, perchè gelosa marcia delle attenzioni di Archie nei confronti dell'amica. Fortunatamente le cose si mettono a posto da sole, nel senso che il ragazzo, vedendosi ricambiato da una graziosa brunetta, cambia le sue mire e si fidanza con Annie. Intanto Candy fa due importanti scoperte: Albert, il vagabondo della foresta lavora in uno zoo di Londra. E poi scopre che Terence è il figlio di una famosa attrice di teatro, Eleonor Baker.
Bisogna però sottolineare che in questa fase centrale Candy non ha ancora dimenticato il suo Anthony, anzi il ricordo proprio in questo periodo emerge piuttosto prepotentemente. Dal canto suo il passionale Terence, in modo alquanto spregiudicato, cerca di convincere la ragazza a dimenticare il passato e accettare la morte di Anthony, azzardando addirittura un bacio. Ma attenzione a Irizia che, innamorata di Terence, tenta di separare i due innamorati organizzando un incontro fedifrago sotto gli occhi della direttrice della scuola. Candy rischia l'espulsione, ma l'impavido Terence decide di assumersi tutte le responsabilità e fugge in America per intraprendere la carriera di attore.
LA GUERRA E IL PERIODO A CHICAGO
Candy abbandona a sua volta il collegio e si imbarca clandistanemente su una nave per tornare in America. Torna alla Casa di Pony, dove apprende che Terence è passato tempo prima per conoscere l'infanzia della ragazza. A questo punto Candy decide di seguire la propria vocazione e aiutare gli altri (no, non si fa suora) e con l'aiuto di Miss Pony, si iscrive alla severa scuola di infermiere Mary Jane. Qui conosce Flanny, una ragazza molto particolare, apparentemente molto fredda ma che nasconde un cuore molto generoso. Intanto scoppia la Grande Guerra, e le due ragazze vengono mandate a Chicago per lavorare presso l'ospedale Santa Johanna. Proprio a Chicago Candy ritrova Albert di ritorno dalla guerra, gravemente ferito e colpito da una grave forma di amnesia. Per questo motivo decide di andare a vivere con lui per aiutarlo e stargli vicino.
Nel frattempo la fanciulla viene a sapere che Terence si trova a New York per la prima di "Romeo e Giulietta", e decide di raggiungerlo con grande entusiasmo. Ma la sfortuna colpisce ancora: durante le prove teatrali Susanna, compagna sul palco di Terence, salva il ragazzo da un incidente scenografico perdendo l'uso di una gamba. In seguito alla minaccia di suicidio di Susanna, e spinta dal solito sentimento altruista che la caratterizza, Candy si mette da parte ancora, per la seconda volta. Lascia Susanna alle cure di Terence, che tuttavia ha ammesso di non aver smesso di amarla. Non è tutto, un altro evento colpisce il cuore di Candy: Stear, che era partito volontario per la guerra, muore tragicamente.
EPILOGO E RITORNO ALLA CASA DI PONY
In quest'ultima parte prende particolarmente rilievo la figura fi Neal, che inaspettatamente si innamora di Candy senza, ovviamente essere ricambiato. Per questo motivo il ragazzo, che è sostanzialmente un vile, sparge voci maligne riguardo alla convivenza di Candy con un uomo (Albert, che nel frattempo sta riacquistando la memoria) e così la povera ragazza viene cacciata da tutti gli ospedali. Come se non bastasse arriva l'ordine da parte della famiglia Andrew di farla sposare proprio con Neal. Candy, furiosa, riesce a rintracciare lo zio William per guardarlo finalmente negli occhi e annullare il matrimonio combinato. Con straordinario stupore Candy scoprirà che lo zio altri non è che Albert, il quale riprende il diritto di parola all'interno della sua famiglia (il vero nome è William Albert Andrew) e decreta la libertà della fanciulla.
Candy torna serenamente nella sua casetta di Pony, per aiutare Miss Pony e Suor Maria e continuare il lavoro da infermiera. Siamo quasi al lieto fine: Candy passeggia sulla famosa collina, e riascolta il suono di una cornamusa. Voltandosi vede in carne e ossa il principe dei suoi sogni, colui che era comparso molti anni prima e che aveva scambiato per Anthony a causa della grande somiglianza. Si tratta di Albert, il suo benefattore, che sorride e la guarda come a promettere che d'ora in avanti potrà garantirle la felicitià che ha dovuto inseguire fino a questo momento.
SIGLA italiana (prima versione dei Rocking Horse):