Torniamo nuovamente negli anni '80 per ripescare questo cartone animato andato in onda in Italia nel 1983, e fortunatamente riproposto una decina di anni dopo, sempre su canali regionali, permettendo anche alla mia generazione di poterselo gustare.
Carletto, il Principe di Mostrilandia (un lontano pianeta abitato dalle creature più spaventose della fantasia umana) è stato mandato sulla Terra dal re in qualità di ambasciatore, assieme ai fedelissimi Uomo Lupo, Conte Dracula e Frankenstein; la sede mostruosa dell'ambasciata è un vecchio castello abbandonato, e fino a questo punto la storia avrebbe tutte le carte in regola per diventare lo scenario di un eccitante film dell'orrore, ma...non è questo l'intento di Carletto & co: nonostante l'aspetto terrificante i mostri non sono così cattivi, devono solo imparare a convivere con gli uomini senza spaventarli a morte!
In questo anime i tratti tipici dei personaggi nati dalla tradizione gotica romanzesca del XIX secolo vengono completamente capovolti e adattati a una rivisitazione in chiave comica: il Conte Dracula beve succo di pomodoro e non si ciba di sangue umano, è colto, ha l'accento francese, e dorme tutto il giorno per uscire di sera.
L'Uomo Lupo ha un aspetto tutt'altro che terrificante, ha un forte accento tedesco, ed è un abilissimo cuoco; Frankenstein, il maggiordomo del castello, è un omone tutto muscoli e poco cervello, ma conserva quella bontà d'animo che ritroviamo nell'opera originale della scrittrice ottocentesca Mary Shelley ( a proposito, vi ricordo che Frankeinstein è il nome dello scienziato che diede la vita alla "creatura", che col passare degli anni ne ereditò indirettamente il nome fino ai nostri giorni).
Il nostro Principe di Mostrilandia dal canto suo, ha l'aspetto di un simpatico pischello col berretto in testa, ma possiede anche lui alcune caratteristiche particolari: può allungare gambe e braccia a dismisura e assumere diverse sembianze; l'unico suo punto debole è la paura dei temporali.
La sede dell'ambasciata si trova precisamente a Tokyo, e qui Carletto farà amicizia con Hiroshi, un bambino un po' sfortunato che vive solo con la sorella maggiore Sis; durante il corso degli episodi Hiroshi verrà coinvolto nelle avventure di Carletto, alle prese con mostri buoni e cattivi che litigano, si affrontano, o terrorizzano gli esseri umani, come ad esempio la Mummia, l'uomo invisibile, la piovra volante, l'uomo zanzara e tanti altri; non solo, alla fine della storia Carletto riuscirà ad aiutare Sis, la sorella dell'amico terrestre, a diventare felice!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Carletto il principe dei mostri" (titolo originale "Kaibutsu-kun") è un anime tratto dall'omonimo manga degli anni '60 di Fujiko Fujio, creatore di Doraemon.
Volevo aggiungere solo un paio di curiosità: molti di voi si ricorderanno che Carletto vola su una scopa, Dracula autonomamente, mentre Frankie e Wolf si spostano sopra un tappeto.
E non dimentichiamo Kaiko, la fidanzatina di Carletto e figlia del Duca di Mostrilandia: ogni volta che Carletto la fa arrabbiare, i suoi capelli si allungano come tentacoli!
SIGLA italiana di apertura: http://www.youtube.com/watch?v=-F6Osfl4BNs
SIGLA italiana di chiusura: http://www.youtube.com/watch?v=EJsUc829o9M&feature=related
SIGLA originale del 1968: http://www.youtube.com/watch?v=b_BLbYkGpPU
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...C'ERA UNA VOLTA...POLLON
"Sulla cima dell'Olimpo c'è una magica città: gli abitanti dell'Olimpo sono le divinità; poi lì c'è una bambina che ancora dea non è, è graziosa e birichina Pollon il suo nome è!".
Nel lontano 1984 compare per la prima volta sullo schermo italiano questo "mitico" personaggio destinato ad essere accolto a pieno titolo nell'"Olimpo" dei cartoni animati più ricordati degli anni '80-'90.
Pollon è la protagonista di questa simpatica serie ambientata nell'antica Grecia, precisamente sul Monte Olimpo, anche se, come vuole la tradizione, le vicende divine si intrecciano continuamente con gli affari terrestri; la mitologia greca viene riproposta abbastanza fedelmente in questa versione comica ed estremamente caricaturiale: Zeus conserva la sua folta barba e il chiodo fisso delle donne; sposato con Era, un'avvenente bionda con le calze a rete, Zeus viene puntualmente sorpreso durante le sue scappatelle e punito a suon di fulmini dalla moglie.
Non mancano all'appello tutti gli altri dei, tra cui Efesto, il dio del fuoco che ha una benda sull'occhio destro, e Artemide, la permalosissima dea della caccia sempre in competizione con Era e Afrodite, la dea della bellezza che passa la maggior parte del tempo a truccarsi davanti allo specchio.
Eros, il giovanissimo cupido, dio dell'amore armato di arco e frecce, è talmente brutto e sgraziato da far vergognare perfino sua madre, Afrodite, che lo obbliga a chiamarla "sorella"...
Il dio del mare, Poseidone, è un uomo gigantesco perennemente scottato che non sa nuotare, Dionisio è pelato con la pancia sempre piena di vino, e la dea della saggezza, Atena, è forse l'unica divinità con un po' di sale in zucca; tra gli altri ricordiamo Apollo, figlio di Era e Zeus, che trasporta svogliatamente il sole su un carretto trainato da Dosankos, un ronzino (detto tra noi, il sole e il suddetto ronzino, hanno un'espressione davvero poco intelligente...).
La nostra dolce Pollon è proprio la figlia prediletta del dio del sole, e attraverso le sue avventure abbiamo la possibilità di rivivere i celebri miti grechi in chiave umoristica; dopo aver stabilito un patto con nonno Zeus, la giovane "apprendista dea" dovrà risolvere i guai degli uomini e degli dei (guai spesso e volentieri causati proprio da Pollon!) per riempire il suo magico salvadanaio: Zeus le donerà una moneta ogni volta che compirà una buona azione.
La strada per diventare una vera dea è lunga e intricata, ma dalla sua parte Pollon ha l'aiuto di Eros, il suo inseparabile amico "pennuto" (lui a sua volta la chiama affettuosamente "poppante"), e l'appoggio della Dea delle dee, una sorta di madrina che la salva dalle brutte situazioni e che può essere invocata tramite un fermaglio speciale.
L'ultima fatica di Pollon consisterà nel cercare di recuperare tutti i mali usciti dal vaso di Pandora: in quest'occasione la ragazzina scoprirà che la Dea delle dee era nientemeno che la Dea della speranza, che nell'ultimo episodio le cederà il titolo, come segno di riconoscenza per aver imprigionato tutti i mostri nel vaso!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': anche questa volta abbiamo a che fare con un anime tratto da un manga: "Olympus no Pollon" di Azuma Hideo, disegnatrice di un altro personaggio abbastanza conosciuto, ovvero "Nanà supergirl".
Il punto di forza di questo cartone animato è senza dubbio la comicità, e a proposito di questo, non posso non ricordare la famosissima "polvere magica" che Pollon usa per ritrovare l'allegria perduta!
Una volta cresciuti, tutti ci siamo chiesti se Pollon facesse effettivamente uso di sostanze stupefacenti ogni volta che cantava questa canzoncina accompagnata da due simpatici orsetti:
"Sembra talco ma non è: serve a darti l'allegria! Se la mangi o la respiri ti dà subito l'allegria!"
SIGLA italiana: http://www.youtube.com/watch?v=N-WHBX7-wtc
SIGLA originale: http://www.youtube.com/watch?v=4RJykSo7b9g
Nel lontano 1984 compare per la prima volta sullo schermo italiano questo "mitico" personaggio destinato ad essere accolto a pieno titolo nell'"Olimpo" dei cartoni animati più ricordati degli anni '80-'90.
Pollon è la protagonista di questa simpatica serie ambientata nell'antica Grecia, precisamente sul Monte Olimpo, anche se, come vuole la tradizione, le vicende divine si intrecciano continuamente con gli affari terrestri; la mitologia greca viene riproposta abbastanza fedelmente in questa versione comica ed estremamente caricaturiale: Zeus conserva la sua folta barba e il chiodo fisso delle donne; sposato con Era, un'avvenente bionda con le calze a rete, Zeus viene puntualmente sorpreso durante le sue scappatelle e punito a suon di fulmini dalla moglie.
Non mancano all'appello tutti gli altri dei, tra cui Efesto, il dio del fuoco che ha una benda sull'occhio destro, e Artemide, la permalosissima dea della caccia sempre in competizione con Era e Afrodite, la dea della bellezza che passa la maggior parte del tempo a truccarsi davanti allo specchio.
Eros, il giovanissimo cupido, dio dell'amore armato di arco e frecce, è talmente brutto e sgraziato da far vergognare perfino sua madre, Afrodite, che lo obbliga a chiamarla "sorella"...
Il dio del mare, Poseidone, è un uomo gigantesco perennemente scottato che non sa nuotare, Dionisio è pelato con la pancia sempre piena di vino, e la dea della saggezza, Atena, è forse l'unica divinità con un po' di sale in zucca; tra gli altri ricordiamo Apollo, figlio di Era e Zeus, che trasporta svogliatamente il sole su un carretto trainato da Dosankos, un ronzino (detto tra noi, il sole e il suddetto ronzino, hanno un'espressione davvero poco intelligente...).
La nostra dolce Pollon è proprio la figlia prediletta del dio del sole, e attraverso le sue avventure abbiamo la possibilità di rivivere i celebri miti grechi in chiave umoristica; dopo aver stabilito un patto con nonno Zeus, la giovane "apprendista dea" dovrà risolvere i guai degli uomini e degli dei (guai spesso e volentieri causati proprio da Pollon!) per riempire il suo magico salvadanaio: Zeus le donerà una moneta ogni volta che compirà una buona azione.
La strada per diventare una vera dea è lunga e intricata, ma dalla sua parte Pollon ha l'aiuto di Eros, il suo inseparabile amico "pennuto" (lui a sua volta la chiama affettuosamente "poppante"), e l'appoggio della Dea delle dee, una sorta di madrina che la salva dalle brutte situazioni e che può essere invocata tramite un fermaglio speciale.
L'ultima fatica di Pollon consisterà nel cercare di recuperare tutti i mali usciti dal vaso di Pandora: in quest'occasione la ragazzina scoprirà che la Dea delle dee era nientemeno che la Dea della speranza, che nell'ultimo episodio le cederà il titolo, come segno di riconoscenza per aver imprigionato tutti i mostri nel vaso!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': anche questa volta abbiamo a che fare con un anime tratto da un manga: "Olympus no Pollon" di Azuma Hideo, disegnatrice di un altro personaggio abbastanza conosciuto, ovvero "Nanà supergirl".
Il punto di forza di questo cartone animato è senza dubbio la comicità, e a proposito di questo, non posso non ricordare la famosissima "polvere magica" che Pollon usa per ritrovare l'allegria perduta!
Una volta cresciuti, tutti ci siamo chiesti se Pollon facesse effettivamente uso di sostanze stupefacenti ogni volta che cantava questa canzoncina accompagnata da due simpatici orsetti:
"Sembra talco ma non è: serve a darti l'allegria! Se la mangi o la respiri ti dà subito l'allegria!"
SIGLA italiana: http://www.youtube.com/watch?v=N-WHBX7-wtc
SIGLA originale: http://www.youtube.com/watch?v=4RJykSo7b9g
...CRISTINA D'AVENA e il "Cartoon Quiz" al centro commerciale!
Ore 16,30 appuntamento al centro commerciale "Iper" di Solbiate Olona: PRESENTE!
Evidentemente i miei quasi 24 anni non mi hanno impedito di stringere la mano alla voce finalmente incarnata di Cristina D'Avena: un mito intramontabile!
In pochi minuti mi sono ritrovata immersa in una folla di (pochi) bambini e (tanti) "bambinoni cresciuti" chi più, chi meno, come la sottoscritta: incuriositi e ansiosi di emozionarsi!
L'evento prevedeva diversi giochi a quiz e una mini lotteria, e tra una pausa e l'altra Cristina cantava le sigle dei cartoni animati più famosi, tra cui: Kiss me Licia, Peter Pan, gli Snorky, i Puffi, E' quasi magia Johmmy, Occhi di gatto, il Conte Dacula, Sailor Moon e il cristallo del cuore, e i Pokemon.
E' stato un pomeriggio un po' magico e lei...beh, lei è strepitosa, esattamente come me la immaginavo: una bella donna minuta, solare, sempre sorridente, dotata di una voce che mette allegria.
Intorno a me vedevo alcuni papà che canticchiavano entusiasti e felici con in braccio i rispettivi figli, che al contrario erano piuttosto disorientati e annoiati: altro che roba da bambini!
Il vero pubblico di questo show sono stati proprio gli adulti!
Una volta terminato il karaoke mi sono fiondata a fare la coda per gli autografi e le foto; inizialmente ero un po' titubante e imbarazzata, non avevo intenzione di rubare il posto ai più piccoli...quindi ho aspettato pazientemente che la coda scremasse, prima di farmi avanti.
Durante quei pochi minuti di attesa ho pensato a quanto mi sarebbe piaciuto abbracciare Cristina D'Avena, proprio come facevano i bambini davanti a me; e invece mi sono resa conto di quanto ormai il mio corpo fosse troppo "ingombrante" e cresciuto, e mi sono accontentata di una semplice stretta di mano accompagnata da un malizioso occhiolino di Cristina: che abbia intravisto la bambina che dentro di me la stava salutando?
D'accordo, basta con le seghe mentali, siamo cresciuti tutti, lo so...però ci tenevo ugualmente a condividere con voi la giornata di oggi, emozioni incluse!
Prima di salutarvi vi dò lo stesso consiglio che oggi Cristina D'Avena ha dato a tutti noi presenti al centro commerciale: "Sognate, non smettete mai di sognare! I cartoni animati aiutano a vivere con ottimismo; fanno bene non solo al cuore, ma anche allo spirito!". Parole sante.
ALTRE INFO: la nostra carissima Cristina D'Avena si esibirà con i Gem Boy, a metà novembre, all'Alcatraz di Milano, un'occasione imperdibile!
In ultimo, nel caso ancora non lo sapeste, il 12 settembre andrà in onda il sequel di "Mila & Shiro", con nuovi episodi e una nuova sigla; io mi aspetto di tutto, chi lo sa...speriamo in qualcosa di buono!
Evidentemente i miei quasi 24 anni non mi hanno impedito di stringere la mano alla voce finalmente incarnata di Cristina D'Avena: un mito intramontabile!
In pochi minuti mi sono ritrovata immersa in una folla di (pochi) bambini e (tanti) "bambinoni cresciuti" chi più, chi meno, come la sottoscritta: incuriositi e ansiosi di emozionarsi!
L'evento prevedeva diversi giochi a quiz e una mini lotteria, e tra una pausa e l'altra Cristina cantava le sigle dei cartoni animati più famosi, tra cui: Kiss me Licia, Peter Pan, gli Snorky, i Puffi, E' quasi magia Johmmy, Occhi di gatto, il Conte Dacula, Sailor Moon e il cristallo del cuore, e i Pokemon.
E' stato un pomeriggio un po' magico e lei...beh, lei è strepitosa, esattamente come me la immaginavo: una bella donna minuta, solare, sempre sorridente, dotata di una voce che mette allegria.
Intorno a me vedevo alcuni papà che canticchiavano entusiasti e felici con in braccio i rispettivi figli, che al contrario erano piuttosto disorientati e annoiati: altro che roba da bambini!
Il vero pubblico di questo show sono stati proprio gli adulti!
Una volta terminato il karaoke mi sono fiondata a fare la coda per gli autografi e le foto; inizialmente ero un po' titubante e imbarazzata, non avevo intenzione di rubare il posto ai più piccoli...quindi ho aspettato pazientemente che la coda scremasse, prima di farmi avanti.
D'accordo, basta con le seghe mentali, siamo cresciuti tutti, lo so...però ci tenevo ugualmente a condividere con voi la giornata di oggi, emozioni incluse!
Prima di salutarvi vi dò lo stesso consiglio che oggi Cristina D'Avena ha dato a tutti noi presenti al centro commerciale: "Sognate, non smettete mai di sognare! I cartoni animati aiutano a vivere con ottimismo; fanno bene non solo al cuore, ma anche allo spirito!". Parole sante.
ALTRE INFO: la nostra carissima Cristina D'Avena si esibirà con i Gem Boy, a metà novembre, all'Alcatraz di Milano, un'occasione imperdibile!
In ultimo, nel caso ancora non lo sapeste, il 12 settembre andrà in onda il sequel di "Mila & Shiro", con nuovi episodi e una nuova sigla; io mi aspetto di tutto, chi lo sa...speriamo in qualcosa di buono!
...FORZA CAMPIONI
In attesa di un prossimo quanto imminente articolo su Holly & Benji, vi presento questo cartone animato calcistico del 1994 che si è impresso nella mia mente non tanto per la storia, quanto per la SIGLA; che musica ragazzi, ascoltatela perchè sicuramente vi tornerà in mente qualche ricordo e allo stesso tempo vi darà una piccola carica di energia!
La trama a grandi linee è questa: Nick e Roberto sono due cugini che si sono appena trasferiti in una cittadina, dove Roberto dovrà affrontare un'operazione; il ragazzo infatti è costretto a spostarsi su una sedia a rotelle a causa di un incidente a cavallo. Nel frattempo i due dovranno anche frequentare l'Università, finchè un pallone di calcio trovato per caso da Nick, darà il fischio d'inizio della trama vera e propria: Nick non ha mai giocato a calcio, eppure riesce a palleggiare con una scioltezza tale da far credere a chi lo osserva di avere grandi doti: per questo motivo Miriam e Doris, due ragazze della stessa città, decidono di parlarne con i componenti (Dario, Toto, Josè e Marco)della squadra di calcio universitaria "Godai Soccer Club" (Doris tra l'altro è la figlia dell'allenatore).
Questi insegneranno le regole base del calcio a Nick, che non aveva mai giocato prima! Così il ragazzo comincerà un percorso di crescita professionale fino a diventare un punto di riferimento fondamentale per la squadra e, di conseguenza, un vero campione! Dal canto suo Roberto dimostrerà di avere un grande talento come progettista e architetto.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il cartone animato originale è rigorosamente made in Japan, e si intitola "Ashita he Free Kick".
SIGLA originale: http://www.youtube.com/watch?v=VAS8IKCKuU8
SIGLA italiana: http://www.youtube.com/watch?v=kR7kKDlaVVg
La trama a grandi linee è questa: Nick e Roberto sono due cugini che si sono appena trasferiti in una cittadina, dove Roberto dovrà affrontare un'operazione; il ragazzo infatti è costretto a spostarsi su una sedia a rotelle a causa di un incidente a cavallo. Nel frattempo i due dovranno anche frequentare l'Università, finchè un pallone di calcio trovato per caso da Nick, darà il fischio d'inizio della trama vera e propria: Nick non ha mai giocato a calcio, eppure riesce a palleggiare con una scioltezza tale da far credere a chi lo osserva di avere grandi doti: per questo motivo Miriam e Doris, due ragazze della stessa città, decidono di parlarne con i componenti (Dario, Toto, Josè e Marco)della squadra di calcio universitaria "Godai Soccer Club" (Doris tra l'altro è la figlia dell'allenatore).
Questi insegneranno le regole base del calcio a Nick, che non aveva mai giocato prima! Così il ragazzo comincerà un percorso di crescita professionale fino a diventare un punto di riferimento fondamentale per la squadra e, di conseguenza, un vero campione! Dal canto suo Roberto dimostrerà di avere un grande talento come progettista e architetto.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il cartone animato originale è rigorosamente made in Japan, e si intitola "Ashita he Free Kick".
SIGLA originale: http://www.youtube.com/watch?v=VAS8IKCKuU8
SIGLA italiana: http://www.youtube.com/watch?v=kR7kKDlaVVg
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